Oggi vi parlerò di come vengono visualizzate le immagini su un monitor. Innanzitutto bisogna sapere che ogni schermo è composto da pixel, e che la qualità dell'immagine che si vede dipende dalla risoluzione del monitor, nonché da altri fattori.
Cos'è un pixel? Un pixel è la parte più piccola che compone un’immagine digitale, il nome deriva dall’abbreviazione di due parole PICture ELement (tradotto significa elemento di un’immagine). Un singolo pixel non può produrre un’immagine intera, ma combinato con molti altri suoi simili si possono produrre le immagini che vediamo ogni giorno sui nostri schermi.
Cos'è la risoluzione? La risoluzione di uno schermo non è altro che il numero di pixel presenti in un monitor, mentre la risoluzione di un’immagine è la quantità di pixel presente in un’immagine. La risoluzione viene indicata come il prodotto dei pixel presenti in una riga e di quelli presenti in una colonna.
Le immagini possono essere classificate in due grandi categorie: le immagini vettoriali e le immagini raster.
⦁ Le immagini vettoriali sono le immagini realizzate tramite grafica vettoriale che consiste nel utilizzare forme geometriche primitive modificate con funzioni matematiche, questo genera un'immagine che anche se ingrandita non presenterà mai sgranature.
⦁ Le immagini raster, invece, sono quelle immagini che sono realizzate utilizzando una griglia di pixel, questo comporta che ingrandendo l'immagine si ha un perdita di nitidezza, la maggior parte delle immagini che vediamo normalmente sui nostri schermi sono di tipo raster.
Colori di un pixel
Un’immagine composta da pixel ha occupa una quantità di memoria differente in base alla complessità del colore che deve avere, infatti, in un’immagine in scala di grigi pesa di meno rispetto a una a colori. Riguardo la scala di grigi, i pixel tuttora possono arrivare ad assumere 256 valori differenti (occupando 1 Byte), da 0 (pixel spento cioè il colore nero) a 255 (pixel completamente acceso cioè colore bianco), invece, per le immagini a colori ci sono due principali categorie di colorazione: RGB (colori rosso, verde, blu) e CMYK (ciano, giallo, magenta e nero).
Il primo sistema è composto da 3 canali diversi, uno per colore, mentre il secondo da 4.
RGB
Il sistema RGB è basato sulla somma dei tre colori base generati dai pixel, ogni colore base può avere un intensità che parte da 0 e arriva a 255, in caso i tre colori fossero tutti completamente accesi si otterrebbe il bianco, al contrario se fossero tutti spenti si avrebbe il nero.
Gestendo i vari livelli di intensità si possono ottenere una grande varietà di sfumature. Questo tipo di colorazione è usato in particolar modo nelle immagini rivolte al web.
CMYK
Il sistema CMYK, al contrario del RGB, è basato sul sottrarre tonalità di colore partendo dal nero, se accendessero tutti i canali (ciano, magenta e giallo) allo stesso tempo si otterrebbe una tonalità di marrone, tuttavia viene utilizzato il nero. Questo sistema di quattro canali è soprattutto utilizzato nelle stampanti.
Federico Danda