Per scrivere questo articolo ho pensato più volte come spiegare l’importanza dell’informazione a parole ma non ci sono riuscito. Credo che per questo compito mi sia necessario un esempio pratico: immaginate che il vostro futuro sia una casa, e le vostre scelte siano i mattoni che la compongono, dalle fondamenta al soffitto. L’informazione sarà il cemento che tiene uniti i nostri mattoni rendendo la nostra casa solida. L’informazione è lo strumento che ci permette di fare scelte ponderate, partendo dalle scelte più banali a quelle invece importanti, come l’università da scegliere o che partito votare. Comprenderete quindi quanto sia fondamentale il ruolo che compie l’informazione nella società e quanto, se contaminata, sia distruttiva. Un’informazione debole farà crollare le nostre scelte potenzialmente portando a pessime conseguenze. Io cercherò di aiutarvi a rendere questo cemento solido e incontaminato dalle informazioni erronee e mendaci che ormai ci circondano più di quelle vere.
Come informarsi
Informarsi bene è reso sempre più difficile: dai social network dove pullulano le Fake News, da persone che pubblicizzano anonimamente false informazioni per indirizzare odio o per nascondere fatti politicamente interessanti, siamo letteralmente circondati da cemento fallace. Il compito, quindi, di informarsi è sempre più complicato ma, per fortuna, ci sono campanelli d’allarme per riconoscere le fake news ed evitarle.
In questo paragrafo cercherò quindi di indicare quali sono, come riconoscerli e di cosa invece fidarsi per ottenere un’informazione pulita e solida, ovviamente con gli strumenti digitali che ormai fanno parte della nostra vita:
* La fonte:
Il primo campanello d’allarme che si deve accendere prima di fidarci di un articolo è la provenienza: in questo ci viene in aiuto la barra di ricerca. Basta notare il link sul quale abbiamo navigato per comprendere se la fonte è affidabile o meno. Come? Innanzitutto conoscendo quali sono i siti veramente affidabili, come www.repubblica.it, www.lastampa.it, www.ansa.it o www.corriere.it che sono i portali digitali delle più rinomate testate giornalistiche di stampo nazionale, e perciò soggette a verifiche e controlli continui. Il suffisso del link è molto esplicativo, se state leggendo un articolo da un link che termina con.altervista.org prendete veramente con le pinze ciò che state leggendo poiché sono tutti blog indipendenti e che non verificano le fonti e spesso hanno un interesse dietro ciò che viene scritto. Diffidate di tutto ciò che leggete su Facebook o su Twitter per lo stesso motivo, ognuno può scrivere ciò che vuole, quindi sarà molto facile trovare fesserie “Acchiappa-Like”. Non fidatevi nemmeno della maggior parte dei siti che terminano con .it o .com perché chiunque può ottenere questi domini con pochi euro. Il mio consiglio quindi è di fidarsi solamente delle grandi testate giornalistiche e dei portali dei telegiornali come TGCOM24.
* Leggere più versioni dell’articolo:
È importante leggere più di una versione della stessa notizia, usufruendo di diverse fonti certificate, in modo tale da avere un’informazione più chiara e oggettiva. Ricordo che a scrivere gli articoli ci sono comunque persone che hanno vissuto o ascoltato la vicenda e che avrà sempre un’impronta soggettiva e che magari tralascia un dettaglio che invece viene riportato da un altro articolista. Per avere quindi un’informazione più pulita è necessario leggere da diverse fonti, allo stesso modo in cui voi, per conoscere una vicenda, ascoltate più parti in causa, eliminando la soggettività e facendovi un’idea chiara di ciò che accade.
* Il mezzo:
Il mezzo è un altro dei punti cardine dell’informazione digitale. Ci sono linee guida chiare su come suddividere i mezzi di trasmissione delle informazioni in modo chiaro, dal meno affidabile al più affidabile:
1. Le catene di WhatsApp: la famosa applicazione di messaggistica ha iniziato a combattere il fenomeno delle catene FAKE negli ultimi periodi. La maggior parte di queste sono notizie false e atte solamente a creare discordia e discussioni, vivendo solamente della semplicità di condivisione delle stesse
2. Le immagini sui Social Media: un’immagine non è una notizia, soprattutto nel momento in cui i font siano di diverso tipo e che le foto siano state ritoccate per parodiare personaggi famosi o schernire politici avversari, evitatele.
3. I post sui Social Media: i post sono, se condivisi dagli account ufficiali sempre etichettati, piuttosto sicuri come mezzo di comunicazione anche se dalle pagine dei blogghisti potreste comunque trovare delle notizie poco approfondite e superficiali (Soprattutto su Twitter con il famoso limite dei 140 caratteri).
4. Gli articoli online: sicuramente il mezzo più efficace e sicuro per la comunicazione di informazioni ufficiali.
Spero con questo articolo di avervi aiutato o, perlomeno, invogliato a cercare meglio le informazioni quando volete conoscere qualcosa o discuterne a riguardo. Ricordo inoltre che un’informazione falsa è peggio di non conoscere affatto un argomento, quindi siate diligenti riguardo ciò che sapete!
Marco Quaretta