Come tutti saprete a causa del virus COVID-19 la scuola ha dovuto adattarsi ad un nuovo tipo di didattica, la didattica digitale. Tra febbraio e marzo c'è stata un'impennata dei contagi, che ha causato come prima cosa la chiusura delle scuole, che hanno dovuto adattarsi alla situazione di emergenza. Nel caso del Cobianchi le lezioni si sono svolte seguendo l'orario scolastico precedente.


DIDATTICA DIGITALE

La didattica digitale ha permesso a noi studenti di poter continuare a seguire le lezioni a distanza, nonostante la situazione, ma non credo possa essere una sostituita
dell'insegnamento classico, infatti per molti risulta più dispersiva, non consente le stesse interazioni sociali all'interno della classe, aumenta il rischio di alterazione 
delle valutazioni e ci costringe a rimanere seduti al computer per molte ore; nonostante ciò abbiamo potuto continuare il programma e sperimentare nuove metodologie di lezione. La didattica digitale però non è stata applicata allo stesso modo in tutte le scuole, ad esempio molte scuole lasciano i professori decidere se svolgere la lezione o se assegnare dei compiti agli studenti; ciò è stato causato anche da delle direttive spesso confuse e arrivate in ritardo. Un altro problema della didattica digitale è che risulta svantaggiosa per chi non ha accesso ad una rete performante, che siano studenti o professori.


MATURITÁ

Della maturità 2020 se ne è discusso molto, fin da quando è scoppiata l'emergenza sanitaria con la conseguente chiusura delle scuole e forse il problema che più di tutti assilla i maturandi è la mancanza di chiarezza delle direttive. Molti maturandi e professori sono rimasti confusi dalle ultime dichiarazione del Ministero dell'Istruzione, infatti risulta poco chiaro come sarà svolto l'esame, attualmente i punti fermi sono la commissione interna con presidente esterno e lo svolgimento in presenza (nel caso in cui la situazione non peggiori), con distanze di sicurezza obbligatorie e controlli sulla salute di studenti e professori.
La ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina ha definito un nuovo esame di maturità, che consiste in:

  1.     Un elaborato sulle materie di indirizzo, che verrà discusso in sede d'esame
  2.     Discussione di un testo studiato durante l'anno nella materia Lingua e Letteratura italiana
  3.     Discussione su un materiale assegnato dalla commissione
  4.     Esposizione della propria esperienza nell'ambito dell'Alternanza Scuola-Lavoro
  5.     Discussione su materiale relativo all'ambito di cittadinanza e costituzione

Come si può vedere, le direttive date dal ministero sono generiche e poco esplicative, infatti risulta poco chiaro cosa sia l'elaborato sulle discipline di indirizzo che gli studenti devono redigere o quali siano le competenze di cittadinanza e costituzione che devono essere valutate, inoltre è sempre presente la paura che queste direttive possano cambiare da un giorno all'altro, lasciandoci poco tempo per adattarci alla situazione.

Le incertezze del mondo sotto pandemia si riflettono totalmente sulla scuola, che procede a tentoni, la mia speranza è che vengano rilasciate finalmente linee guida chiare e definitive in vista di una maturità che sarà molto diversa dalle altre.

Haroun Rossini